Una ragazza è stata vittima di violenze da parte del compagno perché non può avere figli. Ora in un centro antiviolenza.
Una ragazza di ventiquattro anni di nazionalità ucraina è arrivata all’ospedale Sant’Eugenio di Roma ricoperta di lividi su tutto il corpo. Ad averla ripetutamente picchiata sarebbe stato il compagno, suo connazionale. Oltre ad averla massacrata di botte ha anche tentato di violentarla. Il motivo è che la ragazza non può avere figli e questa, secondo il compagno, sarebbe la giusta punizione.
E’ arrivata in ospedale soccorsa da alcuni passanti in zona Laurentina mentre girava per le strade del quartiere non riuscendo nemmeno a camminare bene e si lamentava. La ragazza vive da quattro anni in Italia e dopo aver ricevuto le cure mediche è stata ascoltata dalle forze dell’ordine e trasferita in un centro anti violenza per essere protetta e seguita.
Il racconto agghiacciante
La sera di Pasqua però la ragazza è stata di nuovo male e riportata in ospedale. Qui ha raccontato i dettagli, non ancora completi della vicenda. Secondo il racconto della ragazza, il compagno avrebbe iniziato a picchiarla e non solo avrebbe anche minacciato di stuprarla con un coltello con il quale poi le ha tagliato diverse ciocche di capelli e poi l’ha buttata fuori casa.
Il tutto dopo che erano emersi problemi di fertilità della ragazza. Al momento l’aggressore è a piedi liberi perché la ragazza non ha ancora formalizzato la denuncia. Le forze dell’ordine intanto cercano di trovare riscontri nella sua testimonianza.